Mosaic form:
Authors: EMILIA ERCOLI
Year of publication: 2021
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Information about the work:
Il mosaico Lariosauro riassume in una sola immagine tre elementi che caratterizzano il lago di Como: storia, leggenda e morfologia.
La storia tramite una formella in ceramica recante l'impronta del fossile rinvenuto sulle sponde lecchesi nel 1830 e denominato Lariosaurus Balsami (dal nome del suo scopritore Giuseppe Basamo Crivelli).
La leggenda che si riattiva ad ogni nuovo curioso avvistamento da quel primo nel 1946 quando dei pescatori riferirono di essersi imbattuti in una creatura, simile ad un enorme coccodrillo o anguilla. (Apparentato all’altro più famoso mostro lacustre - il Nessi di Loch Ness ?)
La morfologia del lago, così originale, simile a una figura antropomorfa o zoomorfa in procinto di correre.
Ho immaginato una enorme creatura preistorica il cui corpo morto abbia nel corso delle ere geologiche plasmato con la propria impronta il letto del lago.
Per legare fra loro e rappresentare in sintesi tutti questi elementi il mosaico assume l’aspetto di un “vero” frammento musivo ritrovato magari in qualche bella villa comasca. Il Lario vi è raffigurato come una creatura ibrida, fantastica, un monstrum, esempio di zoologia fantastica medievale che fonde scienza, mito e magia - inserita in una cornice con motivi a “smerlatura” come quelli romani risalenti al II° secolo d.c.
È un Lariosauro tutt'altro che spaventevole, simile piuttosto a un goffo lucertolone.
EMILIA ERCOLI
Biografia/presentazione
Diplomata negli anni ottanta alla scuola Marangoni per la moda e il design, ho approfondito lo studio del disegno alla scuola superiore A.Ratti sotto la guida dei maestri Somaini e Collina, poi la pittura e la ceramica. In particolare, la tecnica raku che ho appreso circa trent'anni fa a Deruta mi ha influenzato molto nelle scelte future, suscitato in me una fascinazione per l'estetica orientale che perdura ancora oggi.
I miei primi lavori erano dei multipli d’arte in terracotta ispirati alla mitologia greca e monili in bronzo e in argento realizzati a cera persa ispirati alle maschere precolombiane. Le suggestioni provenienti da luoghi e culture lontani nel tempo o nello spazio sono sempre presenti e fonte di ispirazione.
Nel 1999 con l’artista Emilio Alberti do vita al progetto interdisciplinare Artemi che vuole mettere a frutto le competenze diverse maturate nei campi dell’arte, del design e dell’artigianato per creare oggetti d’arte e piccole serie numerate e firmate.
Da alcuni anni mi dedico all’esplorazione di un personale concetto di Oriente, attraverso la forgiatura di opere, spesso in ceramica, che diano forma a un pensiero astratto, a un ideale di armonia e di bellezza. L’ispirazione arriva dagli elementi naturali ma spesso anche dalla loro evocazione in forma poetica così perfettamente condensata nelle composizioni Haiku. Vivo e lavoro a Como.
Technique used:
Il mosaico è realizzato con vetri cattedrale e opalescenti e in ceramica sia monocottura che smaltata, utilizzando tessere che ho fatto a mano in varia grandezza e spessore. L'accostamento di elementi trasparenti e opachi, e l'irregolarità delle forme delle tessere, riflettono diversamente la luce e accentuano il movimento del Lariosauro.
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